Il Tricolore nei mari del sud

I viaggi Antartici del C.te Giovanni  AJMONE-CAT


     Il  Primo Viaggio Esplorativo Antartico
                                     1969-1971


Il Com/te Giovanni Ajmone Cat era motivato dall’idea di portare la bandiera Italiana in Antartide, riprendendo l‘esperienza sfortunata di Giacomo Bove. Fù determinante Il supporto della famiglia specialmente della mamma (madrina del San Giuseppe Due)
Egli stesso commissiono ai cantieri Palomba di Torre del Greco la costruzione di una unità con caratteristiche particolari per affrontare i mari e ghiacciai antartici in situazioni difficili.
Nel 1967 iniziarono i lavori del M/V polare San Giuseppe Due e il 10 agosto del 1968 il suo varo in mare.

Nella prima impresa esplorativa, Il 27 giugno 1969 il “San Giuseppe Due” salpò dal porto di Anzio con a bordo Ajmone Cat ed i primi quattro membri dell’ equipaggio che durante la lunga navigazione, subirono frequenti cambi e percorre oltre 20000 miglia attraversando l’Oceano Atlantico con soste in diversi scali: in Brasile, Argentina, Usuhaia per attraversare lo Stretto di Drake e raggiungere le isole periantartiche dove piantò per la prima volta il tricolore italiano, presso la base scientifica Argentina di Almirante Brown, in Baia Paradiso, a 64° 53' di latitudine S e 62° 53' di longitudine W .
Nel 1969 non erano accessibili gli odierni sistemi tecnologici utilizzati esclusivamente in ambito scientifico militare.   Sul “San Giuseppe Due” la navigazione veniva compiuta con le tecniche della tradizionale marineria, non essendo stato montato nemmeno il radar.
All’isola di Deception furono svolti rlievi dei fondali e delle rive, in un territorio in evoluzione per via di una intensa attività sismica. Inoltre, egli acquisisce credito e rispetto dalle nazioni che sono rappresentate in quei luoghi con basi prevalentemente scientifiche. Il Comandante rimasto solo con il “ San Giuseppe Due” alla fonda di Baia Paradiso in difficoltà contro gli iceberg che insidiavano lo scafo si appoggia alla base Argentina per le comunicazioni con l’Italia e chiedere la sostituzione dell’equipaggio.
L’equipaggio venne sostituito dai due Nocchieri volontari scelti dalla Marina Militare Salvatore di Mauro e Franco Zarattini e il C.te pilota dell’Alitalia Dario Trentin. Con questo nuovo equipaggio il San Giuseppe Due inizio il viaggio di rientro in Italia. La mano del Buon Dio ha permesso che l’impresa conosciuta da pochi divenisse celebre, a tutt’oggi con il suo ricordo onorando la bandiera Italiana.
Questa impresa valse la medaglia d’oro di Benemerenza Marinara della Marina Militare al Com.te Giovanni Ajmone Cat come capo spedizione e d’argento all’equipaggio che raggiunse la nave in Antartide.
Alla Cerimonia di questo prezioso riconoscimento si senti dire dall’Ammiraglio Roselli Lorenzini “ Lei ha portato L’Italia all’epoca delle grandi spedizioni geografiche”